La prospettiva relazionale in psicoanalisi si fonda sull’ idea che lo sviluppo della mente avviene all’ interno delle relazioni di cui l’ essere umano fa esperienza nel suo contesto di vita durante il suo percorso di sviluppo; la relazione con gli altri è quindi l’ elemento strutturante fondamentale per la costruzione della vita mentale dell’ individuo.
Il fattore centrale del disagio interiore è, pertanto, relativo alle modalità disfunzionali vissute nei legami emotivi e affettivi con gli altri, una difficoltà che interferisce con la capacità del soggetto di perseguire sufficientemente gli obiettivi evolutivi e vivere relazioni gratificanti adeguate alla sua età.
Di conseguenza, secondo tale prospettiva, nel trattamento psicoterapeutico è fondamentale l’ esplorazione delle matrici relazionali che l’ individuo interiorizza nel corso delle sue esperienze di vita. Nella dimensione intersoggettiva del trattamento terapeutico viene cioè analizzato con il tentativo di trasformarlo in conoscenza, la dimensione relazionale che ciascuno di noi mette in atto con se stesso e con gli altri. Nella scena terapeutica, calcata da entrambi gli attori, è proprio l’ esperienza emozionale e relazionale il fattore centrale del cambiamento terapeutico.
Il trattamento terapeutico avviene in una relazione interpersonale significativa, carica emotivamente e profondamente autentica in cui:
- si comprende meglio la propria esperienza emozionale, elaborando insieme una sua narrazione nuova e con un nuovo significato
- si indagano le modalità relazionali apprese e che l’ individuo mette in gioco nelle sue attuali relazioni oltre a comprendere le dinamiche intrapsichiche
- si promuove la pensabilità dell’ esperienza relazionale; sulle emozioni evocate nella relazione si riflette, ci si pensa.
- la persona conosce meglio il suo modo psichico di funzionare nella relazione con se stesso e con gli altri
L’ approccio relazionale in psicoanalisi è utile per trattare blocchi evolutivi, l’ elaborazione di traumi psichici, problematiche psicosomatiche, comportamenti relazionali problematici, quadri sintomatici come quelli d’ ansia, depressione e fobia.